Perdonate l'assenza (lettera breve)

Perdonate l'assenza, sì, son sempre io. Non ho dimenticata la vostra presenza. Ci sono affari, lo sa Iddio, che hanno richiesto un po' di pazienza. I ricordi son duri a morire e questo mese è stato nefasto e funesto, troppi ricordi: ancora troppo affetto, per me che pensavo d'aver già scelto. Ho composta una lettera, d'amore e di dolore, con questa vi chiedo scusa e vi rimando alla prossima ventura. Lettera: ma a chi? Amore della mia vita, dove sei? T'ho visto fuggire in un'ombra nera e frangerti contro la parete luminosa del mio desiderio d'amore. T'adoro, quanto lo sai: lo sai nei miei silenzi che erano, sono, estatica adorazione. Rapita contemplazione di un mistero d'amore che t'ha reso carne vivente. Con te berrei vino e miele ma la vita è fiele che tu hai reso più leggero con il tuo amore per me, con la tua presenza. Amore; usarlo tante volte è quasi uno spreco ma non qui, non ora, perché non c'è altra parola, ne sono certo, ...