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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Sopra Giuseppe Cegnini, sacerdote

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Il busto sporto in avanti, appoggiato sui gomiti, le mani giunte alla maniera d'una prece e tutti osservi coi tuoi grandi occhi, che catturano tanta più luce quanto è la Grazia che rimirano in ciascuna delle persone che hai davanti: così siedi, scomposto, mentre noi parliamo. Inequivocabile modo in cui, lo sappiamo, tu pensi ed ascolti. E se il pensiero è un poco più profondo, se necessita che tu lo guardi un attimo dall'alto per ficcartici dentro più profondamente, allora ti rimetti composto sulla sedia incrociando le braccia ed i piedi, che si nascondono sotto la sedia (che flette le sue fragili gambe accogliendo la tua stazza), e con i denti cominci ad accarezzare il pizzetto, sovrappensiero. Poi, si crea un attimo di silenzio e tu parli, con quella tua voce profonda ed un poco roca, nella quale noi ravvisiamo la bonarietà d'un padre saggio sempre pronto ad ascoltare e correggere. Mai potrò dimenticare, nella mia vita spero lunga, il modo ed il tono con cui chiami il