Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Facciamo il punto

Immagine
Miei amati cari quattro lettori, scrivo brevemente a voi per riprendermi da una sana, sanissima, arrabbiatura che ha parzialmente vanificato tutto ciò per cui avevo lavorato per quasi un mese: m'è stato rimandato un esame perchè impossibilitato all'iscrizione, o meglio perchè non sono state poste le condizioni per l'iscrizione al suddetto esame. Ecco, se c'è un giorno in cui la mia rabbia è paragonabile a quella di Achille dopo che Agamennone gli portò via Briseide, ebbene, è proprio questo. Tuttavia mi sto imponendo la calma. Colto da insonnia, ieri notte, ho preso a riflettere: riflessioni che accomunano tutti. Cose semplici, effettivamente. Come, il perchè mi trovi qui e non altrove, il perchè stia scrivendo a voi e proprio in questo non-luogo (per definirlo al modo dei sociologi), il perchè d'una decisione piuttosto che di un'altra, il perchè alcune scelte di vita invece di altre. Ahimé, come sempre accade dopo queste riflessioni, di cui pure abbiamo bisogn

Amoreggiare con leggerezza

Immagine
Si può? Sembra di sì: oggi lo chiamano "flirtare". Miei amati cari quattro lettori, se ho scelto questo titolo oggi è per esporvi una riflessione appena nata e che prenderà corpo proprio sulle pagine di questo modesto angolo di pensieri. Innanzi tutto, perchè questo titolo? Guardando tra le varie definizioni di "flirtare", alla ricerca della sua etimologia, questa in particolare mi ha colpito perchè è un'espressione che forse rende meglio persino della parola stessa. Non so, forse è quel "con leggerezza" a rendere così elegante, così snella, così (ma sì, diciamolo pure!) leggera questa espressione. Facciamo un passo indietro di qualche post per tornare precisamente a " Per gli occhi di una donna ", quella composizione che ora mi sta tanto cara perchè strutturata davvero bene. Come nacque quel post? Ebbene, ve lo dirò: dal fascino, dalla bellezza. Ho sempre detto voi che raramente le bellezze femminili mi incantano a tal punto, eppure trovai

Puffoliamoci... (Consoliamoci...)

Immagine
Ogni tanto tornar bambini suppongo non faccia male. Miei amati cari quattro lettori, perdonatemi se oggi il titolo è un po' "puffoso", ma non so come, m'è improvvisamente tornata voglia di richiamare alla memoria questi piccoli esserini blu che tanto felicemente hanno popolato la mia infanzia grazie all'abile matita di Peyo. Non ho grandi riflessioni da proporre, come mio solito, usando come pretesto qualche argomento d'infanzia o altri in apparenza banali. Voglio stare così, ecco: come vecchi amici che non hanno alcunchè da dirsi ma si guardano negli occhi sorseggiando un tè, con una profonda quiete di sottofondo, e due pipe fumanti nell'altra mano. Voi e io, che come vecchi, ci fissiamo in cerca, negli occhi dell'altro, dei ricordi che ci possono essere sfuggiti perchè solo gli occhi di un vero amico suscitano ricordi. Ecco, stiamo così. Ora immaginate, con assoluta tranquillità, che questi piccoli esserini blu comincino a correre a destra e a manca

L'amore ed il sesso

Immagine
Miei amati cari quattro lettori, affrontiamo oggi uno dei temi più scabrosi, più scottanti e più delicati di tutta la sfera umana: l'affettività e la sessualità. Non mi pongo su alcuno scranno e vi parlerò con franchezza secondo ciò in cui credo e convinzioni che ho personalmente elaborato nel tempo. La complessità del tema ci obbliga, almeno per ora, ad analizzare singolarmente i termini in questione ovverosia "amore" e "sesso". Tutti noi ne conosciamo, ovviamente, il loro significato letterale che tuttavia diventa più arduo delimitare quando si parla di "amore". Che cos'è l'amore? Difficile rispondere dandone un senso ed un significato proprio; potremmo indicare molte azioni "amorevoli" o fatte per amore o spinte dall'amore ma più difficilmente riusciamo a definire questo complesso sentimento su cui a lungo hanno discettato poeti e filosofi. Non tenterò di darne una definizione, nemmeno una mia: per mia parte, infatti, mi sono

Sara e l'incantevole inchino

Immagine
Miei amati cari quattro lettori, questo post è un progetto in cantiere da diversi anni, da quando cioè "il grano sussurra", il mio primo blog, era ancora in attività e a pieno regime: quando non era ancora quella scatola di ricordi che è oggi. Comunque, questo post mi rimanda a tempi in parte più tristi ed in parte più felici: risale agli anni ridenti del liceo e se non vado errato a circa tre anni fa. Anche sull'altro blog era comunque solo un titolo, nulla di già scritto. Ricordo bene le ore che tanto odiavo di ginnastica e che, per i motivi a voi noti, non seguivo. Piuttosto passavo l'ora placidamente accovacciato su una sedia accanto alla prof o insieme agli esonerati del giorno, parlando di cose che non ricordo. Spesso, quando il tempo lo permetteva e perciò in primavera o negli ultimi sgoccioli di estate che il bel sole lascia ancora a Terracina in settembre e ottobre, s'andava fuori a giocare a pallavolo. Al solito io ero placidamente sulla mia

11 Settembre

Immagine
Miei amati cari quattro lettori, mi ero riproposto di presentarvi il testo che seguirà il passato undici Settembre, in memoria del decennale di quel famigerato giorno, tuttavia molte idee, tra cui questa, sono rimaste a lungo in cantiere per via prima del matrimonio in Puglia (in quei giorni infatti mi trovavo lì) e poi per via del trasferimento a Siena. Il testo risale infatti alla prima lezione di italiano del mio primo giorno di scuola alle superiori, ormai ben cinque anni fa. L'insegnante volendo valutare il nostro livello di scrittura ci propose un tema libero. Dopo circa mezz'ora di riflessione produssi, in poco meno di un'ora, il testo breve che seguirà e che risultò, allora, come il migliore prodotto: Ero ingenuo, e piccolo, ma pensavo di poter fare tutto, poi quando ti trovi davanti all'impotenza, soffri. Era un pomeriggio come altri di cinque anni fa, guardavo i cartoni, avevo nove anni, eppure ad un tratto li interruppero per comunicare una notizia importan

Casa, com'è dolce casa!

Immagine
Miei amati cari quattro lettori, eccomi tornato a voi dopo un periodo di assenza dovuto al lungo periodo di festività. Quest'oggi torno a scrivervi da Siena dove son tornato giusto da qualche ora e dove passerò qualche giorno in solitudine per via dell'assenza del mio compagno di stanza. Sapete, l'abitudine al cielo di questa città, che ora molto amo, mi aveva fatto dimenticare la bellezza della mia Terracina. Avevo dimenticati i gabbiani, il loro bel volo fermo o acrobatico sulla brezza che spira forte; avevo dimenticato il rumore del mare, il suo profumo quando si frange fragorosamente contro gli scogli e quel vento freddo che taglia il viso ma è buono perchè sa di salsedine e apre i polmoni. Avevo dimenticato il tramonto. Il cielo che fiammeggia all'orizzonte: il sole, come una bellissima lama, tramontando ferisce il cielo che sanguina. Una linea dorata, poi, sovrasta questo benevolo sangue e cinge tutto l'orizzonte come un anello nuziale: oro puro, quello che g