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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Bene comune e partecipazione

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Miei amati cari quattro lettori, avevo promesso che sarei a voi ritornato con temi di politica ebbene oggi si torna a parlare di politica, di bene comune e di partecipazione. Bene comune, cos'è questa parla tanto bistrattata e tirata in qua e in là dalle diversi parti politiche? Bene comune è agire entro i limiti del proprio mandato, secondo la legge dello Stato e di Dio, secondo una coscienza etico-morale che si fa laicato pieno e vivo in vista della costruzione di un Bene più alto e desiderabile e che trascenda quello del singolo. Bene comune, dunque, è un termine complesso come avete potuto constatare. Non lo si trova, nessuno ce lo consegna. Si costruisce attraverso il mandato che diamo ai nostri politici: si, perchè quando andiamo alle urne ne rispondiamo a noi stessi, a coloro che ci sono accanto e che vivono con noi, ai nostri figli e, credendoci o meno, ne rispondiamo per primi davanti a Dio. Già, anche per le nostre azioni politiche: un voto può apparire un nonnulla, un

Lettera alla classe

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 Miei amati cari quattro lettori, quest'oggi, come da mio progetto, ho consegnato a tutte le ragazze della mia classe ovvero a tutta la classe, una lettera, uguale per tutte, scritta da me per ricordare questi anni particolari vissuti insieme . Questi anni straordinari . Insomma, la lettera sembra essere piaciuta ed è stata causa anche di qualche fugace lacrima. Comunque, complice l'arrivo improvviso del teacher Faina i toni si sono andati rapidamente smorzando: è stato un arrivo proverbiale quello di Faina, ha interrotto la lezione di Di Costanzo che conoscendo la fama del teacher lo ha lasciato fare benchè fosse evidentemente seccato da quella interruzione. Già, Mauro Faina: mi ricordo il nostro primo triennio quando era bello parlare con lui. Le sue lezioni erano piacevoli, una boccata d'aria dopo le tante lezioni pesanti. Con lui potevamo discutere, chiacchierare liberamente, parlare dei nostri problemi e molto altro, discutere dei problemi con altri professori, sp

YouCat

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 Miei amati cari quattro lettori, benchè il titolo sia chiaro ammetto di averlo reso fuorviante di proposito. No, non voglio parlare del nuovo catechismo per giovani della C.e.i. bensì voglio trattare un tema attualissimo e di questi giorni: politica. Si, lo so. Avevo promesso di mantenere almeno questo angolo dei miei pensieri scevro dalle lordure del mondo ma mi sto accorgendo sempre più che non è effettivamente possibile. L'impegno cattolico, come in passato, deve tornare ad affrontare ed interessarsi delle problematiche pubbliche, soprattutto quelle riguardanti il bene comune: la politica, quindi. Ciò ci viene richiesto non da un presunto potere dello Stato Vaticano e della Chiesa teso ad influenzare le scelte politiche, bensì dalla legittima chiamata alla sequela di Cristo alla quale abbiamo risposto mediante il battesimo. Il modello di riferimento di ogni cattolico è il Vangelo di Cristo e se avremo sempre innanzi a noi Lui, non potremo sbagliare. Dicevo quindi, la vocaz

Molto molto arrabbiato...

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...ma con gran sollievo, posso ufficialmente dire che SIAMO TORNATI OPERATIVI. Blogger, come tutti i suoi utenti sapranno e sicuramente anche qualcuno dei miei cari quattro lettori, ha avuto dei problemi strutturali. In seguito ad una fallita manutenzione di routine molti dati sono andati persi ed il sistema è andato in crash, motivo per il quale la piattaforma si è vista costretta a tornare ad uno stato di backup precedente al problema e, se fin da ieri è stato nuovamente possibile accedere ai servizi e pubblicare, solo nella tarda nottata di oggi tutto è tornato a posto. Personalmente mi sono un poco preoccupato, ho temuto per un attimo di aver perso il post precedente: non avrei mai voluto. Scriverlo m'è già costato parecchio, se lo avessi riscritto sicuramente non sarebbe stato come quello. Bene, comunque l'importante è essere tornati e che tutto sia in ordine. Miei amati cari quattro lettori, a presto. A molto presto. Claudio

Due binari d'una stessa questione

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  Miei amati quattro, oggi la considerazione che sto per fare viaggerà su due binari, entrambi soggettivi, tuttavia uno mi riguarderà personalmente mentre l'altro no. Desidererei ora che tornaste con la mente alla mattina del due maggio di quest'anno quando tutti i telegiornali davano la notizia della morte del terrorista internazionale Osama Bin Laden. Ecco, bene, siete lì anche voi, vi vedo. La prima cosa che io personalmente feci fu esplodere in un gesto di tripudio per l'assassinio di quest'uomo: i sensi di colpa sono venuti dopo. Perchè sensi di colpa? Perchè sono cattolico e rapportarsi a Cristo da seguire come esempio per essere testimoni luminosi in questa società è davvero difficile. Vedete, la prima cosa che mi è sovvenuta alla mente è stata la bontà del Maestro sulla Croce, Lui che anche in quell'estremo è stato capace di perdonare coloro che lo trafiggevano. Il punto cruciale è proprio questo, il Perdono! "Maestro, quante volte dovremo perdonare?-

Lettera nuova (A Silvia)

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Sei ancora lì, incagliata nella mia anima in un modo misterioso che mi rende ancora completamente soggetto alla tua volontà benchè tu non ne sia affatto cosciente, anzi, non ti curi affatto di me. T'amavo e forse ancora t'amo, definirti e definirlo è impossibile perchè davvero sei rimasta come scritta a caratteri ardenti nel mio cuore. Ti imprimesti come fiamma viva in questo cuore che sembra non abbia più diritto di scacciarti. "Odi et amo; quare id faciam." Si, ti odio e ti amo ma non so come sia possibile. E ti odio perchè ti ho vista con lui, con lui che tu hai scelto d'amare, tradendomi. Non eri in un posto qualsiasi, no. Quella giornata sino a quel momento era stata perfetta: una piacevole passeggiata pomeridiana, il sole, il vento sul volto e poi un infausto presagio. Già, ormai presagisco la tua presenza persino da lontano. Ero con un amico e fece per svoltare su un angolo del lungomare, io gli dissi di no perchè in quel posto la tua presenza era viva,