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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

Lieto Natale!

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Carissimi, lieto Natale! In questo nostro oggi, nella piccola mangiatoia delle nostre mani raccolte, Dio ci mette Suo Figlio. A noi, elemosinanti d'amore e di speranza, Dio dà tutto se stesso. Quanto spesso abbiamo chiesto straordinarie cose al Signore, quanto spesso gli abbiamo chiesto la pace o la serenità o la salute o la sicurezza. Sembravamo poveri ad elemosinare alla porta del loro Signore: uno strano Dio, tra l'altro, quello che sembra chiederci tutto e non darci nulla. Uno strano Dio, che sembra domandarci anche quel poco che Egli stesso ci ha dato. Ma noi siamo ricchi, noi siamo uomini ricchi perché il nostro Dio, nell'atto d'amore più grande di qualunque altro, ci ha dato il suo stesso Figlio; e ce lo presenta così: fragile e piccolo. Un Dio tanto grande e tanto piccolo da entrare nelle palme delle nostre mani raccolte, racchiuse a proteggerlo. Un bambino per cambiare la storia. E la nostra vita. Con affetto, Claudio

Tempo di bilanci

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La mezzanotte è da poco passata e fra tredici ore sarò in viaggio per casa mia, alla volta della mia bella terra, quest'anno per l'ultima volta. Non sono certo che, da casa, avrò molto tempo per postare per cui ritengo sia giunto il momento adatto di stilare un bilancio complessivo di quest'anno. Sapete, nonostante possa apparire maniacale, non sono davvero il tipo che poco prima della mezzanotte del trentun Dicembre oppure il giorno successivo siede davanti alla sua bella scrivania bianca e sta lì a stilare una lista di buoni propositi per l'anno a venire. Onestamente, non ricordo nemmeno cosa abbia fatto l'anno passato a Capodanno o giù di lì: oh, non perché fossi rintronato dall'alcool o da chissà cosa (tra le altre cose, sono astemio); semplicemente perché mi faccio vecchio e tendo a dimenticare le cose e, inoltre, non amo particolarmente il Capodanno. Non ho mai amato questa festa in particolare e sempre mi ha portato molta amarezza negli ultimi a

Capita

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Ci si innamora. Capita. E capita di innamorarsi di quella sbagliata o di quella giusta. La differenza? Quella sbagliata è sbagliata, punto. Quella giusta può esserlo solo per te, perché tu puoi non essere quello giusto per lei. Capita di innamorarsi di perfette sconosciute: si sta lì, allora, a cercare di mettere sù una sorta di circo acrobatico. Un tendone sgargiante per colori e suoni ma retto solo da tante funi e da qualche poca trave: a quel punto, dopo aver mostrato il tuo spettacolo, devi dimostrare che dietro le quinte, nella tua quotidianeità, hai la sostanza dell'equilibrista e non quella del tendone. Capita di innamorarsi anche delle proprie amiche: bel guaio. Conoscono il tuo circo e le tue luci sgargianti. Ti hanno visto battere la testa contro il muro, cospargerti le mani di magnesia e provare quel numero che proprio non ti riusciva: non le puoi stupire, ti conoscono. Ti portano quello straordinario affetto che per te è una stilettata in pieno petto: non puoi