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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

La terra dura

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- Che fischi? -mi dici con quell'aria di divertita curiosità e sporgendoti colle mani sul tavolo che mi sta innanzi. Una posizione tanto solenne quanto grottesca è l'aria che hai assunto facendomi la domanda. -Il Largo dall'Inverno di Vivaldi, Don. Mi piace molto, è curioso perché somiglia alla pioggia. Aspetta che te lo faccio sentire, è veramente breve. Tirando fuori il telefono, su questo mi piego intento nel ricercare su Spotify la migliore e più chiara esecuzione prima ed il punto esatto poi. - Sembra... -dice, un labbro serrato sull'altro, lo sguardo in alto, e poi mordicchiando brevemente il pizzetto prima di riprendere a parlare- ...molto dolce, sembrano tante goccioline d'acqua che scendono dall'alto. E, mimando il gesto con le mani, mi dai noia al collo, ben sapendo che soffro il solletico. Di rimando, mi giro per fartene anch'io e fendo solo l'aria. Un rumore, un tonfo. Un armadio si apre e voltandomi ancora ti rivedo lì, fisso nell