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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Che parole hanno i poeti stanchi?

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Miei amati, accade, come sempre, che le cose nella vita inizino irrimediabilmente ad andare per il verso storto contro ogni nostra aspettativa o volontà. Personalmente non do la colpa alla vita, o al Fato, o al Destino, o alla Fortuna, o alla Provvidenza, o a qualunque altra cosa sfugga apparentemente al controllo dell’uomo. Lo sapete bene, credo nel libero arbitrio e nell’assoluto potere di governabilità che l’uomo esercita sulla propria vita. Ad ogni azione corrisponde una reazione che diventa una complessa formula matematica comprendente variabili pressoché infinite nel momento in cui le vite umane si toccano e le loro vicende si intrecciano. Ultimamente, ve lo confesso, i giorni sembrano diventare sempre più difficili per me. Sono stanco di molte cose: sono stanco del continuo dualismo in cui questo cuore e questa mente continuamente mi pongono e, di conseguenza, degli amori continuamente sbagliati o poco opportuni, sono stanco delle situazioni altrui di cui vengo caricato

Novanta minuti

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Miei amati, vi scrivo che sono in treno, in viaggio verso casa mia. Con mio grande rammarico la docente dell’esame di Spettacolo ha spostato di una settimana l’esame, improvvisamente, sconvolgendo così tutti i miei piani e costringendomi a rientrare prima di quanto avessi programmato. Un rientro temporaneo, beninteso. Passerò, infatti, a Siena tutto il mese di Luglio. Orbene, visto che viaggio, posso anche scrivervi: direi che l’ispirazione del momento è proprio questa! Ieri sera (in questo modo potrete capire quando sto scrivendo) il mio compagno di stanza mi ha trascinato a vedere la partita della Nazionale italiana contro quella irlandese. Facciamo un piccolo passo indietro: cosa che non vi ho mai detto è la mia avversione particolare nel considerare il calcio e, in modo particolare, nel considerarlo un’arte (così come osa definirlo il mio compagno). Presso di me questo sport, insomma, ha sempre goduto di scarsa considerazione; quasi nulla, devo ammetterlo. Tuttavia

Se Elisa...

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Se Elisa non sapesse, la mia sarebbe gioia. Miei amati cari quattro lettori (vecchi e nuovi), questo cuore non è ancora pronto a dimenticarla. L'ho rivista ed il cuore ha palpitato, sussultato, si è elevato, tornando a rivedere nuovamente il cielo per poi risprofondare. Con lei era Zippora. Suppongo che, amiche, non vedendosi da molto tempo, si fossero riviste per parlare. Pure supposizioni le mie. Come pure potrebbe darsi che casualmente si siano incontrate. Non importa il modo o il motivo. Importa che fossero lì. Questa è una giornata particolare, una domenica particolare, come molte a questa parte del resto. Ogni domenica, uscendo dalla messa serale, ho l'animo rivoltato. L'animo in rivolta, che combatte ed è diviso. E diviso ben sapete, miei amati, da cosa. Dovete perdonare il tono ancora intimistico di queste pagine ma, almeno per il momento, continueranno ad essere tali visti i recenti e prossimi accadimenti. Zippora mi si fa vicino per salutarmi e c

Buona la prima!

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Ah, bene! Bene, bene, bene! Vogliano scusarmi i miei nuovi lettori ma l'ormai consolidata abitudine ad iniziare ogni post con l'espressione "miei amati cari quattro lettori", ha valore universalistico ed è perciò rivolta a chiunque legga per dare un carattere raccolto e familiare all'ambiente del blog stesso. Anche chi completamente sconosciuto su queste pagine, o comunque le abbia conosciute da poco, spero possa sentirsi come a casa e trattare questo spazio come tale e come se io fossi un amico di vecchia data. Ve ne prego, almeno qui, consideratemi come tale perché tale è la mia considerazione verso di voi ed i pensieri qui espressi. Il progetto del gruppo "Itaca", dunque, è partito. Vi invito, come ho già fatto ieri, a suggerirmi nei commenti, qui o sulla pagina del gruppo, migliorie da apportare al blog perché sia sempre più fruibile, graficamente accattivante e contenutisticamente interessante. A breve, infatti, avevo in mente un piccolo resty

La vanità del cuore

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Miei amati, vorrei davvero potervi dire che queste ultime settimane sono state per me intense e difficili, per vari motivi, e che quindi tutto ciò non mi ha permesso di curarmi di voi ma sarebbe falso. almeno in parte. Per vari motivi queste sono state settimane difficili. Difficoltà con questa cuore che un momento tutto sembra capire e quello dopo tutto ignorare. Difficoltà con gli affetti, con le persone a me care o più che care. Lo so, vi dissi che la questione di Elisa era per me chiusa ma credo che ben ricordiate ancora quanto impiegai a chiudere quella di Silvia e, di conseguenza, non credo che la cosa passerà tanto presto. Inoltre non è solo ad Elisa che mi riferisco: come ormai ben saprete sono bravo a nascondere, a dissimulare, a far sì che altri non si accorgano. Ma di cosa? Ecco, direi che questo è il punto. Non lo so. Dissimulo qualcosa che non so cosa sia. Non amore, più dell'amicizia, un grande affetto ed un legame che parmi essere di sangue. Forse è propri