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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Life-watching

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Neologismi, neologismi, neologismi. Se ne inventano così tanti ogni giorno, da quando è nata la Rete, che oggi mi permetto di coniarne uno io: lifewatching. Non so se sia davvero un neologismo o se, invece, un tizio qualunque nel mondo abbia già pensato a coniarlo, ma è così. Negli ultimi tempi, le mie incursioni sui principali social network sono notevolmente diminuite, tanto da far preoccupare alcuni: qualcosa in stile "Ehi, ci sei? Batti un colpo!" Anche tre, se volete. Ci sono, ci sono eccome, solo che sono saturo. Per millenni abbiamo vissuto in una società in cui la trasmissione di notizie avveniva con i classici due canali: la scrittura e la tradizione orale. In un certo senso, però, ambedue queste forme sono accomunate dal fatto che la trasmissione dell'informazione è veicolata attraverso la parola: stampata, scritta o raccontata. Neppure la pittura o la scultura hanno potuto radicalmente minare le solide basi su cui questa forma mimetica era posta. Negli ulti