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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Nell'imminenza dei trent'anni

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C'è un retrogusto amaro che segna inevitabilmente questo mio tempo e con larghe campiture offusca gli orizzonti di senso, velandoli di una patina di profondo scoramento: è questa l'età dei Cristi schiodati dalle croci, delle Maddalene senza clienti e senza pentimenti, dei troppi Giuseppe legati dal dovere dell'onore, dei gigli macchiati ed i caprifogli che intrecciano i cannoni. Contiamo i fichi sterili come si contassero le spighe mature della messe di Luglio. Come se la vita ci interrogasse di tutte quelle guerre di cui abbiamo memoria e ci sfidasse a capire che e quanta parte ne abbiamo avuta : a ricordare che l'innocenza finisce con la prima violenza che si fa memoria e nemmeno il Dio che imploriamo ce ne scampa, perché anziché guardare in alto riecheggiamo in uno specchio le nostre idiosincrasie. Solo che uno specchio senza fondo è solo una finestra, aldilà della quale sta la nostra comune natura che feriamo senza pudore: con quanta fragilità l'uomo si rivolta