Una margherita per Elisa

Elisa sa e ciò mi rattrista. Zippora ha parlato. Oh, non gliene faccio una colpa. In quelle circostanze forse avrei parlato anch'io o forse no. Onestamente non saprei dirvi. La questione è complessa. Preferivo stare accanto ad Elisa in silenzio. Cercando, col tempo, di poter far sì che mi donasse la sua fiducia e la sua amicizia. Ma così è più difficile, si gioca a carte scoperte. Non amo giocare a carte scoperte. Non so, forse è solo paura di un certo (sicuro) rifiuto. Sì, paura. Perché, nell'anima, l'ultima grande delusione ancora mi brucia profondamente e fra sei mesi saran passati ormai due anni. Ancora brucia. Incredibile cosa riesca a fare una donna ad un cuore d'uomo. Zippora mi accusa d'irrealtà, di mistificare la realtà immaginando ed idealizzando Elisa come invero non è. Che anzi, questa condizione potrebbe essere proficua perché giocare a carte scoperte vuol dire sapere cosa si pensa rispettivamente l'uno dell'altro, avere un rapporto o...