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 Miei amati cari quattro lettori, benchè il titolo sia chiaro ammetto di averlo reso fuorviante di proposito. No, non voglio parlare del nuovo catechismo per giovani della C.e.i. bensì voglio trattare un tema attualissimo e di questi giorni: politica.
Si, lo so. Avevo promesso di mantenere almeno questo angolo dei miei pensieri scevro dalle lordure del mondo ma mi sto accorgendo sempre più che non è effettivamente possibile.
L'impegno cattolico, come in passato, deve tornare ad affrontare ed interessarsi delle problematiche pubbliche, soprattutto quelle riguardanti il bene comune: la politica, quindi. Ciò ci viene richiesto non da un presunto potere dello Stato Vaticano e della Chiesa teso ad influenzare le scelte politiche, bensì dalla legittima chiamata alla sequela di Cristo alla quale abbiamo risposto mediante il battesimo. Il modello di riferimento di ogni cattolico è il Vangelo di Cristo e se avremo sempre innanzi a noi Lui, non potremo sbagliare.
Dicevo quindi, la vocazione al bene comune: si, perchè dopo essere stati rinchiusi per vent'anni nelle nostre parrocchie ed aver lungamente discusso dei problemi del Paese e della politica ed esserci disinfettati la nostra grande ferita, è ora di ricominciare.
I cattolici sono pronti, dobbiamo rendercene conto: tutto ciò mi è stato chiaro guardando i risultati di queste amministrative. I cittadini hanno espresso, attraverso la frammentazione del voto dato ai piccoli partiti ed anche attraverso il massiccio uso del voto disgiunto, tutta la loro delusione verso gli attuali partiti che occupano in parlamento sia i posti della maggioranza che quelli dell'opposizione. Questo voto, questo sentore, è stato chiarissimo e cieco è chi non fosse in grado di accorgersene. Non sono io in grado di parlare di crisi del bipolarismo ma di forte delusione e sconforto sì.
Ovviamente questi fenomeni di voto causeranno nelle città, e ho moivo di ritenere anche a livello nazionale, instabilità ed ingovernabilità: l'alternativa possibile?
L'alternativa possibile è quella cattolica: non sarà più come vent'anni fa. Cattolici veri, autentici, credibili e preparati ci sono e molti di questi sono giovani.
Questo è uno dei pregi che riconosco al Movimento Cinque Stelle di Grillo: quello di aver introdotto molti giovani in politica.
Tuttavia, occorrono giovani preparati, che siano stati alla scuola di La Pira, di Lazzati, di don Sturzo, che ne abbiano appresi i valori, le positività e gli sforzi di rinnovamento della politica.
L'alternativa cattolica è possibile: il nostro baluardo, il Vangelo.
Il nostro fine, il Bene comune.
Miei amati cari quattro lettori, tornerò poi con un ulteriore approfondimento su questa tematica, ulteriori chiarimenti ed un discorso più amplio sul Bene comune.
A presto.


Claudio

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