Bene comune e partecipazione


Miei amati cari quattro lettori, avevo promesso che sarei a voi ritornato con temi di politica ebbene oggi si torna a parlare di politica, di bene comune e di partecipazione.
Bene comune, cos'è questa parla tanto bistrattata e tirata in qua e in là dalle diversi parti politiche? Bene comune è agire entro i limiti del proprio mandato, secondo la legge dello Stato e di Dio, secondo una coscienza etico-morale che si fa laicato pieno e vivo in vista della costruzione di un Bene più alto e desiderabile e che trascenda quello del singolo. Bene comune, dunque, è un termine complesso come avete potuto constatare. Non lo si trova, nessuno ce lo consegna. Si costruisce attraverso il mandato che diamo ai nostri politici: si, perchè quando andiamo alle urne ne rispondiamo a noi stessi, a coloro che ci sono accanto e che vivono con noi, ai nostri figli e, credendoci o meno, ne rispondiamo per primi davanti a Dio.
Già, anche per le nostre azioni politiche: un voto può apparire un nonnulla, un segno di matita su di un semplice foglio ma non è così. Affatto. é molto, molto più di questo. Le nostre azioni devono sempre far capo alla nostra coscienza morale e non è questa una considerazione di carattere filosofico al modo di Kant, è una constatazione: è verità.
Vedete, se fossi di un partito ma votandolo fossi a conoscenza del fatto che questo partito avesse bisogno di altri partiti (ipotizziamo) estremisti che propongono soluzioni ad alcuni problemi contrarie al mio credo o alle mie convinzioni etiche e morali, devo prendere coscienza del fatto che in tali circostanze il mio partito non sarebbe votabile perchè alleandosi con un partito estremista e portando avanti un programma radicale, votandolo, cadrei in contraddizione coi miei principi che dovrebbero avere la preminenza.
Allora viene a porsi il problema della partecipazione: negli ultimi anni è crescente la disaffezione al voto degli italiani, per quale motivo?
Forse, l'ho già detto e teorizzato, gli italiani non si riconoscono più negli attuali partiti e questo è stato causa della frammentazione del voto ma la causa della disaffezione è l'ormai completa e quasi totale lontananza del mondo politico da quello fattuale, dalle esigenze delle persone, dei bisogni di chi non ha nulla. Allora, essendosi già alternati tutti i partiti possibili, ma rimanendo il problema gli italiani hanno completamente perso fiducia. Cambiano i partiti ma non i politici che ne fanno parte, questa è la verità.
Molti, ormai, mossi dai bisogni hanno spalancato gli occhi e si sono accorti di ciò che non va: un partito non cambia se non cambiano le persone e le idee, altrimenti il nuovo partito diventa solo la brutta copia del vecchio oppure una copia con un migliore apparato burocratico. Ma allora, considerato tutto ciò, cosa vuol dire partecipazione e partecipazione alla vita politica in particolare? Partecipazione vuol dire anzitutto non dire no al voto, vuol dire andare a votare comunque, secondo la legge dello Stato e della nostra amatissima Costituzione. Il voto è diritto e dovere civico è la dicitura ma la verità è che i termini andrebbero invertiti: il voto dovrebbe essere definito "dovere e diritto civico", prima di tutto dovere.
La questione è che seppure nessun partito ci rappresenta più dobbiamo comunque votare per manifestare il nostro dissenso verso l'attuale condizione politica ma non con offese sulla schede bensì con il grido più loquace ed esaustivo del mondo: il silenzio. La scheda bianca parla più di qualsiasi altra cosa, parla più di molte offese o parole gridate. Se davvero non ci rispecchiamo in un sistema politico il solo modo per rovesciarlo o far cambiare la situazione è il voto compatto di tutti i cittadini con una scheda bianca. Tuttavia, ricordatelo, la partecipazione è necessaria, è indispensable perchè ci qualifica come persone e ci da dignità civile e civica, la dignità di potersi chiamare "cittadini" che hanno scelto.

Vostro, Claudio

Commenti

Post popolari in questo blog

Canto mongolo

Ozymandias, ovvero le vestigia della mia grandezza

Non conosco il tuo nome

Alla Donna passata

Ascolta, mio povero cuore

Parossistica di ogni sublime tristezza

Lettera alla donna che verrà

Lettera dal Mare