Due binari d'una stessa questione


 Miei amati quattro, oggi la considerazione che sto per fare viaggerà su due binari, entrambi soggettivi, tuttavia uno mi riguarderà personalmente mentre l'altro no.
Desidererei ora che tornaste con la mente alla mattina del due maggio di quest'anno quando tutti i telegiornali davano la notizia della morte del terrorista internazionale Osama Bin Laden. Ecco, bene, siete lì anche voi, vi vedo.
La prima cosa che io personalmente feci fu esplodere in un gesto di tripudio per l'assassinio di quest'uomo: i sensi di colpa sono venuti dopo. Perchè sensi di colpa? Perchè sono cattolico e rapportarsi a Cristo da seguire come esempio per essere testimoni luminosi in questa società è davvero difficile. Vedete, la prima cosa che mi è sovvenuta alla mente è stata la bontà del Maestro sulla Croce, Lui che anche in quell'estremo è stato capace di perdonare coloro che lo trafiggevano. Il punto cruciale è proprio questo, il Perdono! "Maestro, quante volte dovremo perdonare?- e Gesù- Settanta volte sette". Ora i numeri son relativi poichè hanno un loro proprio significato e quello dell'espressione tutta è "un numero infinito di volte". Quest'uomo del terrore, ha portato via la vita a molte persone e capisco e comprendo chi ha festeggiato la sua morte ma da cattolico non posso condividere, non posso condividere la gioia per l'uccisione di uno dei figli di Dio, fosse stato anche un mostro o un abominio era comunque Suo figlio, non possiamo dimenticarlo. Perciò nemmeno posso condividere la mia di gioia, manifestata quella mattina: era un rallegrarsi sbagliato, piuttosto per la sua morte avrei dovuto piangere, piangere perchè un figlio di Dio, un nostro Fratello, stava per trovarsi davanti a Dio senza aver avuto la possibilità di pacificarsi o chiedere scusa al Padre. Possibilità che, confessiamocelo, non gli è stata data. Questo era il primo binario, quello personale. Ora il secondo, quello della stampa.
La stampa crea la bella fabbrica dei sogni, inventa le cose dal nulla. Qui la riflessione è molto più semplice.
Su questo caso infatti ho seguito tutte le possibili teorie, comprese quelle dei "complottisti" e sinceramente mi sono un poco stufato. "Secondo me è ancora vivo!" "Secondo me, no!" "Per me è morto anni fa!" "Che dici! Invece è morto un mese fa!" "Non è mai esistito! Se l'è inventato l'America!" "Al-Qaeda non esiste più o comunque non è mai esistita!"
Ora, vorrei dire due parole a questi signori: basta, basta, basta! Non solo perchè le teorie complottiste rappresentano la vergogna e la macchia del giornalismo italiano come pure le infiltrazioni politiche, ma soprattutto perchè vorrei capire che tipo di spiegazione dareste ad una madre che ha perso la figlia quell'11 settembre 2001, quel martedì se non vado errato. Oppure nella vostra superiorità credete di essere i depositari, scelti dall'Onnipotente, delle verità assolute?
Vi dico questo: svegliatevi e lasciate stare queste teorie. Lasciatele stare perchè non è plausibile che uno Stato uccida i suoi cittadini, sarebbe un controsenso ed un abominio fuori da qualsiasi rivendicazione di carattere politico o economico e lasciate stare perchè davanti alla suddetta madre dovreste ammutolire.
Lasciate stare i morti. Stanno lì e non fanno male a nessuno, chiedono solo che non si infanghi quel poco di onore e dignità che è loro rimasto dal nome. La verità è che quell'uomo pericoloso ora è morto e questo basta.
Lasciamo stare i morti, anche se sono terroristi. Saranno le loro azioni compiute in vita a parlare per loro, non i nostri commenti. Lasciamo stare i morti.


Claudio

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