She

A lei, nella speranza che possa leggere

Lei è bella, più bella di quanto l'avessi potuta immaginare.
Lei è profonda, non di quel profondo che si suole dire ma di quel "profondo" che è intrinsecamente significativo, di quel "profondo" che fa commuovere l'animo ed incrinare la risolutezza mentre lo si pronuncia.
Lei ha parole che fanno muovere l'animo a compassione e battere il cuore una volta in più; lei è quella cosa che non ti aspetti, in quel giorno che non ti aspetti, in quel tempo (fuori del Tempo) che non ti aspetti.
E ti appare, come una visione, all'improvviso dal lato della tua strada, dal fianco più esposto del tuo essere. Lei: la guardi e ti accorgi di essere preso dal turbine del suo prepotente convincimento che scatta così, improvviso (ed inatteso), nella tua vita. Lei ha il potere di cambiare la tua vita, sostanzialmente, con un solo semplice atto di vera umanità.
Lei, che ha rubato la carnagione ad una Madonna di Raffaello, i capelli al mio ricordo più tepido e sincero, il colore degli occhi al cedro del Libano; lei, la cui anima ho vista avvolta a nudo da un abito che ha rubato il colore al più intenso dei rubini ed il fuoco all'Etna.
Lei, che mi ha parlato come nessun'altra donna aveva mai fatto prima in vita mia. Lei, che ho trattato come la più conosciuta fra le sconosciute.
Lei, che ha dato un sorriso a questi giorni. Lei, che ha dato una speranza a questi giorni. Lei, che per un sola giornata è stata, ancora, tutto e nulla.
Lei, ha nome Elisa ed è un segno, di questo mio tempo.

Claudio



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Signori si nasce e io modestamente (sto ancora cercando di capire se "lo nacqui")