Ieratica di un'attesa

 Ieratica di un'attesa, mentre sopra Fiorenza in vegetativa che raccoglie in sé per fiorire quanta tutta bellezza le occorre, su di un colle si consuma l'alto mistero di quella invece improntata tutta al Santo Viaggio. Ignara delle facezie che riguardano i nostri minimi atti, i loro i vostri, quelli dovuti alla vita stessa che si ripete come materia di una lezione mai capita, tutto si fa relazione e Presenza autentica e consolatoria: comunione!
Oh, Bellezza che ci avvinci alla vita vissuta in Te e, facendoci una cosa sola, disegni un cuore unico che si avvia alle tue sante e polverose strade! Oh gloria senza fine, che parli sempre di quell'amore che sa generare!
Trent'anni di attesa non sembrano essere stati più di quei pochi giorni ancora che patisco per te ora: e che i miei piedi siano fatti per le tue vie, le mie mani per le mani dei tuoi santi, le mie labbra per la lode, lo so ancor prima di esperirlo!
Ma quella divina intelligenza che indica ai miei piedi il loro posto sulla terra e dirige questi stessi passi, mi ha dato compagni e direzione e vite che riecheggiano la mia come la moneta nel Tesoro del Tempio, e moltiplicano la gioia come alla mietitura, l'ebrezza come all'ubriacatura di una vendemmia, la vita come alla sorgente della vita stessa!
Tempo benedetto, che sai della fatica di una salita, e di vino buono, e di risa sincere, conosco i tuoi giorni e mi preparo a quelli che verranno e, inserito come sei nell'attesa di una attesa, santifico e benedico Chi ti ha creato.
Benedetto il Vangelo di una vita che si dispiega sulla terra martoriata!
Benedetto il Signore, che ci concede di venire a Lui!

Claudio

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