14

Continua, miei cari quattro lettori, il ciclo di lettere d'amore scritte per Silvia. La seguente la scrissi per l'occasione di san Valentino dell'anno passato. Proprio per questo il titolo del post è proprio "14".



14.02.2010
Cara Silvia mia,

non sai che tristezza mi sta assalendo in questi momenti, mentre mi costringo (per quanto posso) a non farmi sentire, solo perchè queste carte mi costringono chinato e dunque, un po' per esigenza, un po' per svago decido di scriverti.
E' molto che non ti scrivo nulla che sia realmente spontaneo e non programmato o scritto a tavolino, come le precedenti lettere. Vedi, leggendo alcune pagine del tuo diario vi ho scorto una breve descrizione del nostro viaggio in treno. Ho ricordato così, dunque, qualche tuo breve messaggio nel quale mi facevi una profonda annotazione: forse ricorderai. Lo sguardo: dicesti di scorgere passione nel mio sguardo ed era vero! Era vero!
Benchè io continuassi ad ostentare il mio diniego, a dirti che non era vero; invece lo era! E volevo gridartelo!
Ma non potevo, non riuscivo perchè in fondo, fra noi, è sempre stato un po' così: un dirci tante cose col silenzio e con gli sguardi.
Ebbene si, vi era passione...
"Forte come la morte è l'Amore, tenace come gli Inferi è la Passione!"
Hai capito? Tenace, forte, resistente quanto gli inferi e duratura quanto l'Inferno stesso!
Questa è la passione!...
Ma l'Amore, cos'è l'Amore invece? Io non lo so. Io non so dirlo.
Allora come può uno dirsi innamorato, come può dire di aver amato se non sa cosa sia l'Amore?
E' tanto difficile descriverlo. Eppure una cosa la posso dire: l'amore non è forte quanto la morte, lo è molto di più. E' molto più forte.
La morte divide, l'Amore unisce: come ha unito noi.
La morte degrada, l'Amore genera: genera un essere nuovo e unico costituito dai due amanti stessi, chiusi in un abbraccio senza tempo.
IO TI AMO. E te lo scrivo sicuro di non peccare, sicuro di non tradire la sacralità di queste parole ed i miei stessi ideali, perchè scriverlo, in fondo, è molto più semplice che dirlo.
Spero il tuo cuore non sia trasalito, spero tu non sia sussultata.
Dico solo il vero, perchè lo sai, non posso mentirti. Io non so cosa sia l'amore, ma so di provarne per te. So di amarti più della mia stessa vita che sarei pronto a dare, più del mio stesso sangue che sarei pronto a versare in libagione per la tua vita che mi è, quindi, più care della mia.
Torniamo però a noi, mio Angelo.
Il curioso paragone che forse, meglio descrive il nostro rapporto credo sia proprio quello del treno. Un continuo andare e tornare, su diverse tappe della nostra vita, fermarsi e ripartire, con pause più o meno lunghe dalle stazioni della nostra esistenza. Ma noi non ci siamo arresi e mai lo faremo. Continueremo, come due boni viaggiatori, ad andare avanti, in silenzio, guardandoci solo negli occhi, sapendo che sarà il viaggio stesso a darci le parole per amarci.


Tuo, con amore immenso,
Claudio



Deseo

Sòlo tu corazòn caliente,
y nada màs.
...
Una enorme luz
que fuera
luciérnaga
de otra,
en un campo de
miradas rotas.

F.G.L.


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