Facciamo il punto
Miei amati cari quattro lettori, scrivo brevemente a voi per riprendermi da una sana, sanissima, arrabbiatura che ha parzialmente vanificato tutto ciò per cui avevo lavorato per quasi un mese: m'è stato rimandato un esame perchè impossibilitato all'iscrizione, o meglio perchè non sono state poste le condizioni per l'iscrizione al suddetto esame.
Ecco, se c'è un giorno in cui la mia rabbia è paragonabile a quella di Achille dopo che Agamennone gli portò via Briseide, ebbene, è proprio questo.
Tuttavia mi sto imponendo la calma.
Colto da insonnia, ieri notte, ho preso a riflettere: riflessioni che accomunano tutti. Cose semplici, effettivamente.
Come, il perchè mi trovi qui e non altrove, il perchè stia scrivendo a voi e proprio in questo non-luogo (per definirlo al modo dei sociologi), il perchè d'una decisione piuttosto che di un'altra, il perchè alcune scelte di vita invece di altre. Ahimé, come sempre accade dopo queste riflessioni, di cui pure abbiamo bisogno, ci torniamo a scontrare con la realtà e con i nostri limiti. Ed il principale di questi è proprio l'incapacità di saper rispondere a queste domande che presuppongono, cosa che ci lascia sgomenti, di aspettare e rispettare il tempo della vita che non è fatto sulle nostre proporzioni, proprio perchè segue un disegno più grande e provvidenzialmente indirizzato. Insomma, la morale è che solo vivendo si potrà scoprirlo anzi, solo vivendole (queste domande).
Ad una comunque, potendo, voglio rispondere per chiarire la natura della mia presenza su queste pagine.
Badate bene: queste pagine di memoria non sostituiscono la carta che io tanto amo, come pure non sostituiscono, e mai potranno farlo, l'importanza e lo spessore di una relazione umana.
Le riflessioni che riservo a queste pagine non rimangono qui fisse: vuote e sterili a riempire spazio fisico su qualche server stipato chissà dove. Assolutamente no: ogni riflessione è frutto di un vissuto, di una interazione umana e vera, di uno scambio intenso e penetrante di idee.
Queste riflessioni poi, portate all'esterno con la forma compiuta ed ordinata (poiché scritta) che assumono su queste pagine, divengono discorsi e punti di partenza per scambi di idee. Nulla più.
Non voglio con questo svalutare la preziosa attenzione che mi rivolgete, assolutamente.
Intendo solamente non essere frainteso. Su queste pagine non sono presenti riflessioni tanto profonde da non poter essere eguagliate nella vita solo perchè esposte ad un pubblico che non conosco personalmente.
Voglio dire: qui, certamente, c'è un pezzo di me ma non c'è la mia anima. Non completamente almeno. Non ci sono quei segreti inconfessabili che si riservano a strani sconosciuti ed indicibili invece a chi ci sta vicino.
Qui c'è, come spero si sia capito, solo una piccola parte della mia vita.
Tutto qui. Per oggi non ho altro da dirvi nè da proporvi.
Solo questo, semplice.
Vostro, Claudio
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