Un cuore grande


 Vorrei saper avere un cuore grande, perché mi pare non esserci abbastanza spazio per stipare tutta la stima, l'affetto, l'amore che imparo ogni giorno a poter portare a chi condivide tanta parte di questa strada con me: questi affetti, questi amori, questi amici che non se ne vanno e che tanta più distanza acquistano quanto più profondamente mi si inscrivono nel cuore e chi mi ha già preceduto nella speranza, si è conquistato un posto che nessuno potrà mai togliergli.
Vorrei un cuore grande almeno il doppio: oh non perché speri di saper proporzionalmente amare, ché chi tiene certa materia trattata come numeri poi solo in numeri e percentuali sa parlare, e allora dico che vorrei un cuore grande almeno il doppio perché se anche non amerei il doppio quantomeno avrei lo spazio necessario per indagare a fondo e appieno quello che già provo e chissà -io aggiungo- che non avanzi davvero un posticino per qualche nuovo amico.
Vorrei un cuore grande il doppio, grande che si noti da una lastra, grande ché a dirlo a Maria Giulia o a Francesco ne cavino un interesse professionale: perché sarebbe, sebbene così grande, per la prima volta un cuore sano. E finalmente qualche parte di me (quella giusta) entrerebbe in letteratura, sebbene non come comunemente intesa.
Ci starebbero i volti che ora mi figuro, sorridenti?
Dire -ora penso- che un tale desiderio m'è venuto proprio riguardandoli: quanta bellezza, quanta gioia, quanta umanità che si moltiplica per tutto il tempo e lo spazio ed i volti che incrociano, sorridendo loro di rimando. Vita che moltiplica la vita e rende lo spiraglio di uno spiraglio appena quanto vissuto.
Vorrei un cuore grande, semplicemente, perché di sistole e diastole vive pure la vita affettiva e quanta parte di vissuto vi entra poi ve ne esce anche (sebbene non necessariamente lo stesso): ma con un cuore grande, io ve lo dico, ci starebbe più di voi e meno ne perderei in quello che ha da venire.
Con un cuore grande -ci pensavo- c'è più tempo: perché chi è dentro, e lo è per sempre, ha disegnato per te e per lui un'ora felice che rischiarerà passi e percorso.
Ma un cuore grande non è per te, non è per me: sarebbe semplicemente l'albergo felice di chi volesse abitarlo.

Claudio

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