Noli me tangere


"Noli me tangere"
Non mi toccare, Maria. Non sono più io. Non puoi. L'uomo che hai conosciuto è morto e non ne rimane che questo corpo visibile. Non mi stringere Maria, non mi trattenere: ora devo andare, dal Padre mio.
Devo andare, dai miei, affinché ogni cosa si compia. Non mi toccare, Maria.
Non mi trattenere.

Dietro questa semplice, banale, eppure efficace, frase si nascondono quelle tre righe di pensiero del Cristo.

Non mi trattenere nemmeno tu. Non puoi farlo, lasciami andare. Non mi toccare. Smettila di farmi vibrare le corde dell'anima quando ci sei. Non ne hai diritto: è un diritto che non posso concederti. Un diritto che vorrei revocarti, ma non posso. Non posso proprio. Non so come si fa. Non toccarmi l'anima, smettila di farlo: non lo merito. Penserà il tempo a guarirmi: non mi toccare. Non mi toccare: non mettermi, paziente, la mano sulla spalla, smetti di accarezzarmi con parole troppo dolci perché io possa sopportarle.
Non mi toccare. Sussiste un abisso fra queste due esistenze: la mia, penosa e dolorosa e, solo ora, così nuovamente piena di speranza e la tua, nonostante tutto, bella. Sussiste un abisso che non può essere colmato fra noi. Mai. Non è opportuno, non conviene, non si fa. Non potrà mai essere. Non è vero che io non possa innamorarmi, che non lo conceda a me stesso: sfortunatamente, mi innamoro costantemente di quella giusta, mi innamoro di persone per cui non sarò mai quello giusto.
Lascerò che tu vada, che tu possa allontanarti, non ti fermerò: o, forse, sarò davvero io ad andare, perché ogni cosa si compia.
Questo è il tempo, debbo partire. Smetti di parlarmi. Non mi trattenere.
Non voglio che mi tocchi.



Claudio

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