Porsemi la mano Marzo


Marzo è finalmente tornato. Lo sento nell'aria, lo sento nell'acqua.
Nel respiro del tempo.
Mi è caro questo tempo e mai è stato meno odiato di quanto lo sia oggi.
Il profumo che sento mi annuncia il suo grande ritorno, come l'ospite più atteso e quello più fugace.
Torna la donna che, per prima (e prima ancora della Letteratura), mi ha posseduto: la primavera.
Oh, mia cara! Mia cara e dolce amante! Madre dell'animo mio burrascoso!
Che a triplice filo sia legata alla mia vita, questa stagione, non credo sia un caso.
Che la bella aquila abbia levato il volo in quel giorno, che la follia abbia casa in quel giorno, che la gioia del creato si raccenda più viva in quel giorno, sono i fili benedetti che legano questo tempo al mio tempo.
Questa primavera alle mie primavere.
Mi porta gioia, in questi giorni, questa stagione perché davvero la sento come l'inizio di una nuova stagione della mia vita. Marzo porta gioia, quest'anno.
Non dolore, non muta agonia.
Gioia.
La gioia di chi vuole proseguire il cammino dopo aver porto la schiena alle sferzate della Sorte. Nemmeno il flagello mi spaventa più, nemmeno il dolore potrà spezzare, frustrare, questa mia volontà di gioia.
È tornata una bella primavera.
Lo sento nell'aria, lo sento nell'acqua. Nel respiro del tempo.

Claudio

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