Last chance


Non c'è più tempo, è l'ultimo. L'ultimo momento concesso.
L'ultimo momento per poter parlare, per poter dire ancora una parola.
L'ultimo momento, altri non ce ne saranno. L'ultimo momento concesso per poter dire.
ancora.
solo.
una.
parola.
Non posso, non potrò concederne altri. I silenzi pieni di parole, una volta, erano la mia specialità: adesso, invece, sono assordanti enigmi da decifrare.
Sono stanco di enigmi: ho bisogno di vivere con chiarezza, nella chiarezza.
Ho bisogno che la luci baci la mia vita. Un'amica, di recente, mi ha detto:
"Lì fuori è tutto così dannatamente complicato, lo sai."
Lo so, ma questo è semplice. Deve esserlo. Perché ho bisogno di respirare,

di muovermi, di starne dentro o venirne fuori.
Sono ancora qui, fermo, a dire la possibilità che hai di parlare ancora.
Non è un ultimatum.
È il mio dirti che, contro la mia volontà, mi sono incamminato.
Contro la mia volontà, il mio cuore si è mosso. Non riesco a fermarlo e questo, questo momento, è la tua occasione, il tuo en passant, la tua "presa al varco". È l'ultimo pezzo di strada che percorriamo, figurativamente, insieme. L'ultimo varco sul mio cuore. Su un cuore, forse, fermo e lucido. Sono ancora qui. Ancora per un momento. Non posso mettere un'ancora a quello che mi sta muovendo il cuore: lo sto facendo, ma la corrente la trascina via.
Questa volta andrò realmente avanti.

Claudio



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