Faro


A te, il mio fulmine

Dammi una finestra da guardare!

L'Amore è rifugio per le anime in tempesta.
Il suo arrivo è inaspettato ed improvviso, quasi difficile da credere ma ti coglie così.
È un lampo, lontano, in un cielo estivo nuvoloso.
Non ti accorgi del suono perché non c'è, non puoi.
Nessun tuono sconquassa la tua vita, nessuna pretesa roboante.
Non sai che c'è fin quando non alzi gli occhi al cielo e, scrutando l'orizzonte, non ti avvedi di quella luce che trafigge la tenebra che ti opprime.
- "L'Amore, Claudio, è un fortunale" -mi ha detto una volta una persona saggia.
Le credo come si crede ad un padre che ti stringe amorevolmente, orgoglioso.
Amare, è elettromagnetismo non chimica: nessuna reazione chimica nel cervello, nessuna emissione di ormoni.
È una tempesta di fulmini al suo principiare, è la magnifica virulenza che ci scherma dal vento solare di questo mondo.
L'Amore, è avere una finestra da guardare.
Fermarsi poco dopo il bivio e sperare che lei la apra solo per lasciare che tu, povero idiota, possa saziarti e bearti del suo volto.
Amare è guardare a quella finestra con la speranza e la fiducia che lei si mostri
e che lo farà per te solo.
L'Amore è una finestra aperta, la mia, su questa notte di travaglio del cielo. Sperando che un fulmine, saggio, scelga di abbandonare un poco gli altri e, prima di frangersi in "cirri di porpora e d'oro", arrivare tanto vicino. Vicino, fino a toccarmi. E far ripartire il mio cuore.


Claudio



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