Anonimo Falisco
Miei amati, ho oggi il piacere di ospitare, su queste poche pagine, qualche breve linea di un amico a me caro: persona con cui condivido gli studi e la passione poetica. Comprendo bene essere desueta la cosa, per il normale procedere del blog, tuttavia credo ben si allinei con il nuovo corso che vorrei dare (e che sto cercando di dare) da qualche tempo a questo parte. Vi lascio allora con queste prime tre liriche, da me personalmente selezionate, che credo possano ben rappresentare lo spirito poetico che anima e arde parole scritte con inchiostro di fuoco.
Siena
Sei
l'ostrica di cotto,
che
cela per me la perla
di
Pescaia,
in
te ridiscendo
una
lingua di basalto
di
San Giuseppe la Piaggia
e
un tuffo mi doni
in
un Orto di tetti toscani.
§
Pensieri di... Paglia!
Nera chioma, desiderabili curve,
veridica folgorazione sulla via di Enea Silvio
infranta da cocci d'asfalto e mura di fango
in una notte d'acquatica febbre.
Peregrini Piloni su una lingua di sasso
non vedono più il diafano bus
che s'invola tra mari di ghiande, sintagmi di fronde
ai piedi del caldo signore.
Di calanco in calanco, soave risuona
nei pori di tufo la falisca nenia:
“Τυρρηνή, Τυρρηνή...”
Falerini sentori...
Er nocchio
nun s'embruna
su dardali de fico
m'arriccomanno sor Soratte
nun te pozzi m'pietosij
de e pore panteganelle
ne a forra s'involano cor
bubbulio de fraschitelle
...faliscio immaginare...
… eppure tufacee
soccombono le
improvvisazioni nella
quadratura dei blocchi
col pullulio di lentiggini cineree
mirando Giove poroso
signore di Porta antica...
… Devota oggi Falerii...
Anonimus Faliscus
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