Universitatis Senarum Studiorum


Miei amati cari quattro lettori, ebbene sì, dopo molto patire sono qui, a Siena.
Sapete, i problemi per ricercare l'alloggio all'ultimo momento sono stati molti poichè quando mi immatricolai e feci richiesta al DSU di borsa di studio, non mi venne comunicato che le assegnazioni ci sarebbero state solo alla metà di ottobre per cui eccomi qui.
Stanco per aver corso per mezza Siena tutto il giorno avanti e dietro per fissare un alloggio, o cercare un vocabolario di latino (domani ho il test), o ricercare le sedi della facoltà.
Sono davvero molto stanco, ve lo confesso.
Sono arrivato qui ieri e mi sono sistemato nella foresteria della Residenza Universitaria di via delle Sperandie, tuttavia lì sarei potuto stare solo dieci giorni. Qui, invece, dove sono ora, posso attendere l'assegnazione dell'alloggio prevista per la metà di ottobre e nel frattempo vivere in condizioni migliori. Sono in camera con un ragazzo americano: ora, cosa che non vi ho mai confessato è l'astio acuto che provo nei confronti della lingua inglese e di quella (ancora più impura) americana. No, non odio gli anglofoni ma la loro lingua. Vilipendio per tutte le lingue del mondo, è un'offesa obbligare generazioni e generazioni di studenti ad imparare questa lingua che è meno di un volgare. E' una lingua impura poichè a causa dell'isolamento dell'isola Britannica, quando cadde l'impero romano le popolazioni latine lì presenti (con i loro accenti particolari, poichè provenienti da diverse parti dell'impero) mi mischiarono, mescolarono, insozzarono con le popolazioni autoctone e la loro lingua perversa e così ne nacque, con i secoli, la più grande perversione della storia della lingua: l'inglese.
Il fatto che la Storia e la posizione geografica l'abbiano messa in capo al mondo non vuol dire che necessariamente si debba studiare. Se le ore impiegate per studiare le lingue straniere venissero impiegate per meglio conoscere l'italiano ad oggi non avremmo tanti ignoranti nella nostra suprema lingua: il francese si usa per dire cose vuote così infatti è il suo suono. mellifluo; l'inglese per dire oscenità: è la lingua delle offese e dell'inespressività; il tedesco per la malvagità: tale lingua così gutturale è un'offesa per qualunque altra lingua al mondo, sembra un ammasso di suoni informi emessi da un animale morente; lo spagnolo si usa per dire cose profonde: per esprimere concetti carichi di significato ma nessuna lingua è come l'italiano: ha al momento giusto la fluidità e la bellezza estetica del francese, la durezza del tedesco, la profondità dello spagnolo e l'espressività che manca all'inglese.
Abbiamo la lingua perfetta, diamine! Perchè non studiarla meglio?
Comunque, questa mattina ho saltato lezione per fare il test obbligatorio di inglese, domani ho la giornata libera salvo per il test di latino e mercoledì inizierò ufficialmente le lezioni.
Questa città è davvero magnifica, peccato per tutto questo sole: mi fa camminare con difficoltà.
Sono davvero molto felice anche se dalle mie parole non traspare: mi manca la mia famiglia più che altro, la mia bella chiesa, il mio vero parroco e il viceparroco.
Mi manca la mia Azione Cattolica e tutta la città in generale: non pensavo mi sarebbe mancata così tanto ma è proprio così. Mi manca, che posso farci.
Sono e rimarrò sempre, in fondo, un nostalgico.
Con questo, oggi, miei amati quattro vi lascio. Domani scriverò ulteriormente, lo prometto. Scriverò di cose più interessanti.
Vostro,

Claudio

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